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PRIMA E DOPO
(BEFORE AND AFTER)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 29 aprile 1996
 
di Barbet Schroeder, con Liam Neeson, Meryl Streep, Alfred Molina (Stati Uniti, 1996)
 
Francese ormai trapiantato negli USA, Barbet Schroeder è un regista che ama le sensazioni forti: nei personaggi, come in GENERALE IDI AMIN DADA o nel IL MISTERO VON BULOW. Negli argomenti, come la droga di MORE, il gioco di LES TRICHEURS, l'alcool di BARFLY. Nei sentimenti: il masochismo di L'AMANTE, il mimetismo nel gemello di SIMPLE WITH FEMALE.

PRIMA E DOPO non sfugge alla regola: se la vicenda è autentica ed elementare(un adolescente è sospettato di omicidio poiché la ragazza con la quale si trovava è ritrovata cadavere; come non bastasse, si da alla fuga ed il padre scopre vari oggetti insanguinati) l'autore la carica di una montagna d'interrogativi. Come deve reagire la famiglia, visto che negli Stati Uniti genitori e figli possono essere chiamati a testimoniare reciprocamente, contrariamente a quanto accade fra coniugi? Un figlio va difeso ad ogni costo, colpevole o innocente che sia; oppure occorre attenersi a quei principi di verità e giustizia secondo i quali è stato allevato? Fino a che punto si è responsabili del comportamento di un figlio; e fino a quando le colpe di questo ricadono sui genitori? Vale più il ricorso alla legittima menzogna piuttosto che all'onesta verità ed al rimorso per vincere una causa? Pericolosamente in bilico fra esigenze di lealtà e protezione, fra dubbi che finiscono per arrampicarsi fino a responsabilità e citazioni che si fanno addirittura bibliche, PRIMA E DOPO conclude prima ancora d'incominciare che "il dopo non sarà mai più come il prima".

Film zeppo d'interrogativi e intenzioni più che legittime, quello di Schroeder avrebbe necessitato di una sceneggiatura e di una regia di ferro. Si ritrova invece con la prima da scienza spiegata al popolo, e la seconda di un altrettanto anonimo schematismo: la sorellina che transita in bus accanto al funerale della vittima, gli onesti cittadini del New Hampshire che distolgono lo sguardo, la rappresentante della pubblica accusa con la faccia da strega di Biancaneve e tailleur sdrucito, l'avvocato cinico che si sbrodola con il panino sulla scrivania ascoltando i genitori desolati. Comprensibilmente desolata, Meryl Streep deambula faticosamente a colpi di occhiaia arrossate e smorfie di comprensione, Liam Neeson si scompone a profusione nel ruolo del padre scultore tutto d'un pezzo. In quanto al ragazzino protagonista sembra uscire da una rivista per aspiranti modelli parrucchieri; il che, oltre che non giovare al tutto, dimostra come anche i maestri del casting ogni tanto vanno a farfalle.


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